Questa è la storia di un vento che rincorre e viene rincorso.

Una moltitudine di passati che si riversano in emozioni presenti. 

Un vento che cela, che istiga l’istinto del proibito, del volo.

Voli tra mondi astratti descritti da vite tangibili.

 

Il volo è un esperienza che porta a essere ciò che rincorre il vento, e al tempo stesso essere quel vento che rincorre altri venti.  

I ricordi portati dall’esperienza, di quel vento, creano le destinazioni verso mondi astratti.

Per chi ci vola, sarà come camminare in una storia ed essere l’influenza tangibile in uno scenario astratto. 

Al vento che mi ha permesso di volare da un mondo all’altro e che ho influenzato con la mia tangibilità, vorrei dargli un nome: VENTO.

Un giorno, di un giorno di altri giorni, arrivò da me Vento e si presentò dicendo che era portatore di ricordi. Lui mi spiegò attentamente che non portava con se ricordi quel giorno, bensì voleva vivere assieme quei momenti per poterli poi riportare di nuovo a me un’altro giorno. 

Così, da quel giorno, tra una folata e l’altra Vento iniziò ad  accompagnarmi. 

Cominciai a capire come certe volte può succedere di essere sollevati in volo da venti che portano i ricordi di altre persone, e di poter viaggiare in quei mondi ignoti dove spesso si trovano tesori rari.

Anni fa, dopo tanto dall’arrivo di Vento, mentre ascoltavamo il rumore del volo ad un tratto lui mi disse: “ Spero che tu, nell’essere me che rincorro possa vedere la mia immagine, concepire la mia forma, percepire il mio aspetto e che quella memoria non svanisca ma rimanga vivida in noi.”